Franz Schubert
Sonata in do minore D 958
Aleksander Skrjabin
Preludio e Notturno per la mano sinistra op. 9
Sonata n. 3 in fa diesis minore op. 23
Due poemi op. 69
Sonata n. 10 op. 70
Vers la flamme. Poème op. 72
Il mito di Grigorij Sokolov nasce nel 1966 a Mosca quando l’allora giovanissimo pianista sanpietroburghese vinse il Primo Premio e la Medaglia d’Oro alla terza edizione del Concorso Čaikovskij, il più arduo e prestigioso di tutte le Russie. La sua carriera è iniziata lentamente e prima di entrare nel Gotha dei grandi pianisti, per lungo tempo Sokolov è rimasto tra i segreti meglio custoditi dagli appassionati. Uno sguardo al suo repertorio svela scelte obbligate dalla tradizione, abbinate a bizzarri piaceri. Personaggio di culto, schivo ed eccentrico, può forse essere paragonato al solo Glenn Gould. Dotato di una tecnica poderosa e di un assoluto dominio della tastiera, colpisce soprattutto per la ricerca inesausta di una poesia del suono, di un incantamento sonoro attraverso cui dar vita e sostanza a risonanze interiori.