Ravenna Festival

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2007 - venerdì 22 giugno, ore 21.30 - Palazzo Mauro de André

PIETRA DI DIASPRO
OperaVideo

musica di Adriano Guarnieri
Testi liberamente tratti dall'Apocalisse di Giovanni e da poesie di Paul Celan
(Edizioni Musicali Rai Trade - Roma)

maestro concertatore e direttore Pietro Borgonovo
regia Cristina Mazzavillani Muti
scenografia ed immagine virtuale Ezio Antonelli
light designer Patrizio Maggi
costumi Alessandro Lai
live eletronics e regia del suono Alvise Vidolin, Nicola Bernardini, Nicola Buso

i 7 simboli
Sonia Visentin, Alda Caiello, Ilaria Del Prete, Matelda Viola, Antonella Ruggiero, Marco Lazzara, Gianluca Belfiori Doro

le 7 voci concertanti
Yun Sil Oh, Chiara Tinuzzo, Marisa Balistreri, Marina Di Marco, Oleg Nekhaev, Massimiliano Drapello, Roberto Nencini

gli attori
Angela Abbruzzese, Emanuela Bonora, Pierre Yves Brival, Chiara Costanzi, Giada Dragoni, Yasmine Mechergui, Andrea Muscas, Saverio Prato, Marco Vaccari

Orchestra del Teatro dell’Opera di Roma
Roberto Fabbriciani flauto iperbasso
Paola Perrucci le 7 arpe soliste
Andrea Noferini violoncello solista

assistente alla regia Maria Grazia Martelli
proiezioni video Gianni Guerrini
operatore watchout Andrea Mordenti
elaborazione grafiche Lorenzo Lopane, Roberto Santoro, Gianni Stabile
Centro di Sonologia Computazionale dell’Università di Padova, Centro Internazionale di Eccellenza Casa Paganini - InfoMus Lab, Università di Genova, Associazione Culturale Mondo Estremo - Firenze

nuovo allestimento
commissione di Ravenna Festival
produzione Teatro dell’Opera di Roma

La nuova opera di Adriano Guarnieri – da annoverare tra i maggiori compositori italiani d’oggi – è stata commissionata da Ravenna Festival allo scopo di trasfigurare ed interpretare, attraverso i diversi linguaggi artistici (suono, immagine, parola), quella particolare situazione di radicale conflitto e spaesamento che attanaglia oggi l’umanità, dopo il crollo delle ideologie e delle utopie. Il tema dell’Apocalisse viene affrontato, assieme alla dimensione testuale, che parte dall’Apocalisse di Giovanni per giungere alle lancinanti parole di Paul Celan, attraverso un’articolata simbologia espressa sia visivamente che concettualmente e formalmente attraverso il numero sette (sette le parti principali di cui l’opera è composta, sette i solisti vocali, oltre a sette trombe, sette arpe ecc.).

Categorie:
Opera
Tags artisti:
contraltista, direttore d'orchestra, soprano
Tags categorie:
musica contemporanea
 
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