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2005 - venerdì 15, domenica 17, giovedì 21 luglio, ore 20.30 - Teatro Alighieri

Progetto Opera North (UK)
ONE TOUCH OF VENUS

musica di Kurt Weill
testi di Ogden Nash
libretto di S.J. Perelman e Ogden Nash (basato su da The Tinted Venus di F.J. Anstey)

direttore James Holmes
regia Tim Albery
ripresa da Rob Kearly
scene Antony McDonald 
costumi Emma Ryott
luci Adam Silverman
coreografie Will Tuckett
assistente coreografo Jeff Rann

personaggi e interpreti
Whitelaw Savory Ron Li-Paz (baritono)
Molly Grant Christianne Tisdale (mezzosoprano)
Rodney Hatch Loren Geeting (tenore)
Venus Karen Coker (mezzosoprano)
Taxi Black Eric Roberts (tenore buffo)
Stanley Jeffrey Lloyd-Roberts (baritono)
Gloria Kramer Jessica Walker (mezzosoprano)
Mrs Kramer Carole Wilson (mezzosoprano)
Zuvetli Adrian Clarke
Sam Ben Kerslake

Orchestra e Coro di Opera North

prima rappresentazione italiana
presentato in collaborazione con Josef Weinberger Limited
per conto della Rodgers & Hammerstein Theatre Library di New York

Uno dei due grandi musical (assieme a Lady in the Dark) di Broadway di Kurt Weill. Probabilmente non sono in molti a conoscere le opere di Thomas Anstey Guthrie (1856-1934), lo scrittore inglese che tra Otto e Novecento pubblica, con lo pseudonimo di F.J. Anstey, racconti e opere teatrali in uno stile a metà strada tra l’umorismo e il genere fantasy. Nel 1885, Anstey dà alle stampe un racconto intitolato The Tinted Venus, A Farcical Romance (La Venere dipinta, un idillio farsesco), dal quale, nel 1943, prendono le mosse il poeta Ogden Nash e lo scrittore satirico Sidney Joseph Perelman (che tra le tante cose scrive i copioni dei fratelli Marx) per una commedia musicale destinata alle note di Kurt Weill e concepita all’inizio per il debutto a Broadway di Marlene Dietrich. La storia è quella del barbiere Rodney, che riporta in vita Venere mettendo il proprio anello di fidanzamento al dito di una statua della dea. Venere s’innamora di Rodney, arriva a fargli lasciare la fidanzata ma, quando capisce di dover trascorrere la vita nel sobborgo di Ozone Heights, preferisce ritornare sull’Olimpo, lasciando però a Rodney una copia perfetta di se stessa.
Dopo il rifiuto della Dietrich a impersonare Venere, e dopo il cambio d’ambientazione dalla Londra vittoriana alla New York del ventesimo secolo, il musical va in scena il 7 ottobre 1943 all’Imperial Theatre di New York con la regia di Elia Kazan e la coreografia di Agnes de Mille: il risultato è la commedia musicale forse più scanzonata, sebbene mai disimpegnata (il tema di fondo è la satira sulla moralità e i costumi sessuali), di Kurt Weill, che cinque anni più tardi raggiungerà anche gli schermi cinematografici, protagonista un’altra Venere del grande schermo come Ava Gardner (in Italia, il film uscirà col titolo “Il bacio di Venere”). Dal musical provengono evergreens come “Speak Low” o “Foolish Heart” o battute da antologia come: “L’amore non è l’agonia lamentosa di un violino lontano, è il cigolio trionfante delle molle di un letto”.
Il musical di Kurt Weill - in scena al Teatro Alighieri 15, 17 e 21 luglio ore 20.30 - è presentato al Ravenna Festival grazie al prezioso contributo di ENI.

Categorie:
Opera
Tags artisti:
direttore d'orchestra, regista
Tags categorie:
musica del novecento
 
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