opera in quattro atti e nove quadri (versione originale del 1932)
libretto di Dmitrij Šostakovič e Aleksandr Prejs dal racconto omonimo di Nikolaij Leskov
musica di Dmitrij Šostakovič
maestro concertatore e direttore Vladimir Pon'kin
regia Dmitrij Bertman
scene Igor' Nežnyj
costumi Tat'jana Tulub'eva
luci A.M. Akela
Boris Timofeevič, Fantasma di Boris Timofeevič, Una guardia Andrej Antonov (basso)
Zinovij Borisovič Izmajlov Sergej Balašev (tenore)
Katerina L'vovna Izmajlova Svetlana Sozdateleva (soprano)
Sergej Nikolaj Dorožkin, Vadim Zaplečnij (15 luglio) (tenore)
Aksin'ja, Una forzata Marina Karpečenko (soprano)
Un contadino cencioso Michail Seryšev (tenore)
Un guardiano Aleksej Vorobjev (basso)
Un commesso Denis Kirpanev, Aleksej Vorobjev (15 luglio) (basso)
Primo commesso Maksim Petrov (basso)
Secondo commesso, Un cocchiere, Un insegnante Ilja Ilin (tenore)
Terzo commesso, Un ospite ubriaco Andrej Palamarčuk (tenore)
Un operaio del mulino Dmitrij Ovčinnikov (baritono)
Un prete, Un vecchio forzato Nikolaj Galin (basso)
Un ufficiale, Un poliziotto, Un sergente Vylegzanin Andreij (basso-baritono)
Sonetka Elena Jonova (forzato)
Orchestra e Coro di Helikon Opera
maestro del coro Denis Kirpanev
traduzione dal russo di Fausto Malcovati
In esclusiva per l'Italia
La 'Saison russe' di Helikon Opera di Mosca
L'Helikon Opera di Mosca rappresenta indubbiamente una delle realtà più innovative e dinamiche che siano apparse in Russia successivamente alla Perestroika. Fondato nel 1990 dall'enfant prodige Dmitrij Bertman (allora poco più che ventenne) il teatro moscovita ha in repertorio oltre una ventina di opere che rappresenta nelle sue stagioni in rapida successione sul palcoscenico di un piccolo ma elegantissimo teatro, che ha sede stabile in uno dei più bei palazzi nobiliari ottocenteschi della capitale russa. All'Helikon, che ha avuto l'ardire di sfidare il Bolshoi, si devono numerose prime rappresentazioni in territorio russo di opere novecentesche, tra cui la Lulu di Berg e L'affare Makropoulos di Janácek, ma anche importanti premieres di opere russe in Occidente, come nel caso di Kascej l'immortale di Rimskij-Korsakov.
Bertman si ricollega a quella grande tradizione registica che ha fondato le basi del teatro moderno e contemporaneo: Stanislavskij, Mejer'hold, Prokovski e Lubimov, tra innovazione e riscoperta di quelle antiche radici, profondamente e misteriosamente 'russe' che tanto ci affascinano.
In esclusiva per l'Italia
Una Lady Macbeth del distretto di Mcensk
Il capolavoro operistico di Sostakovic ed una delle opere più straordinarie di tutto il Novecento. Lavoro aspro, violento, crudele, audace fino ad essere oltraggioso ed insieme il ritratto di una donna, Ekaterina, indimenticabile nella sua verità e modernità. Mai una passione così lacerante e sensuale è stata messa in musica, e l'eco dello scandalo che seguì alla prima rappresentazione a Leningrado nel 1934 e che fece sì che l'opera venisse bandita dalle scene sino al 1963 (peraltro riveduta e alleggerita dai contenuti più scabrosi) non si è mai del tutto sopito. Pure quest'opera dissacratoria e trasgressiva svela più di molte altre i lati più tragici dell'esistenza, sotto la patina dei pregiudizi morali e dei codici sanciti. L'allestimento di Bertman è diventato negli ultimi anni un vero e proprio hit nel suo paese e ovunque è stato rappresentato ha suscitato consenso ed entusiasmo, soprattutto dei giovani che per la prima volta si sono avvicinati al mondo dell'opera attraverso un linguaggio che trae anche ispirazione dall'estetica del rock e del videoclip.