un progetto di Ambrogio Sparagna
con l’Orchestra Popolare Italiana dell’Auditorium Parco della Musica di Roma
con Peppe Servillo
Ambrogio Sparagna voce, organetti
Gabriella Gabrielli voce
Eleonora Bordonaro voce
Francesca Ciampa voce
Raffaello Simeoni voce, fiati popolari, mandola
Alessia Salvucci tamburelli
Clara Graziano organetto
Cristiano Califano chitarra
Erasmo Treglia ciaramella, ghironda, violino
Diego Micheli contrabbasso
Ottavio Saviano batteria e percussioni
Anna Rita Colaianni voce e direzione coro
ospiti
Coro Amarcanto
Compagnia dell’Alba di Ortona
Coro Swing Kid’s del progetto “Pazzi di Jazz” della Scuola “Filippo Mordani” diretto da Catia Gori
Coro della Scuola “San Vincenzo De Paoli” diretto da Simona Santini
Negli anni della Prima guerra mondiale gli italiani riconobbero se stessi nell’orrore e nella fiera e povera umanità delle trincee, dove per la prima volta nella storia italiana si mescolarono dialetti, storie e anche musiche. A cento anni dallo scoppio della Prima guerra mondiale, il progetto di Ambrogio Sparagna vuole raccontare gli echi dei tanti canti risuonati tra le pietre delle trincee e nel cuore di uomini semplici che cercarono conforto alla disumanità della guerra anche attraverso la voce e la forza della poesia cantata. Integrano e arricchiscono lo spettacolo, una serie di canti ungheresi, sloveni, austriaci e serbo‑croati che, come quelli italiani, raccontano quel tragico momento della storia europea in modo originalissimo. Per ricordare, con il cuore, i giorni della trincea.
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