Giovanni Sollima maestro concertatore
Alessandra Caiulo, Enza Pagliara, Stefania Morciano, Alessia Tondo voce
Piero Balsamo voce, tamburello, cupa cupa
Antonio Castrignanò voce, tamburello
Vito De Lorenzi tamburello, tabla
Riccardo Laganà tamburello
Gianluca Longo mandola
Massimiliano De Marco chitarra, mandolino, bouzuki
Claudio Prima organetto
Roberto Gemma fisarmonica
Giancarlo Parisi fiati
Silvio Maria Cantoro basso
Alessandro Monteduro percussioni
Antonio Marra batteria
Monika Leskovar, Amedeo Cicchese, Paolo Bonomini, Enrico Melozzi violoncelli
danzatori
Compositore e musicista “colto” tra i più sensibili alle vibrazioni ancestrali e misteriose della musica popolare, Giovanni Sollima si affaccia al mondo magico del tarantismo come maestro concertatore di quello straordinario evento cult che è la Notte della Taranta. E imbracciando l’inseparabile violoncello riporta dopo sette anni (magia dei numeri!) gli irresistibili ritmi salentini nel suggestivo anfiteatro che sul fiume Lamone si apre di fronte alla nobile dimora Rasponi. Ritmi inscritti nell’universale dna della musica, ritmi che, per lo stesso Sollima “scatenano il corpo e generano danza, come il respiro genera canto e viceversa”. E che con forza irrompono nella sua scrittura, in quell’Antidotum tarantulae XXI in cui l’energia contagiosa del rito si intreccia a inflessioni rinascimentali e barocche, viaggiando in un tempo senza tempo.
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