Non solo Chopin
Domenico Nordio violino
Andrea Bacchetti pianoforte
“Era sulla mezzanotte che lui si abbandonava, quando i grandi cravattoni se n’erano andati, […] diveniva poeta e cantava gli ossianici amori degli eroi dei suoi sogni”. Così Berlioz ricorda le mondane serate parigine di Chopin, il suo romantico piegarsi al mistero della notte, rivelatrice delle più intime verità. Ed è nei suoi Notturni, nell’indicibile suggestione della melodia, che si condensano il rimpianto e la dolcezza, la mestizia e la passione: brevi meditazioni che avrebbero conquistato generazioni di giovani fanciulle. Ma ha anche lasciato un segno indelebile per i tanti compositori che, dopo Chopin, all’elemento notturno si sarebbero ispirati: Nordio e Bacchetti si inoltrano in esso, fino al blues di Copland e all’ironica dissacrazione di Schnittke.