Ravenna Festival

Logo stampa
 
Sei in: Stampa » Comunicati stampa
Condividi su Twitter
Condividi su Facebook
Invia ad un amico
Stampa questa pagina
 
Invia ad un amico questa pagina
* Campi obbligatori
:
:
:
:
:
 
 

Il folk 'vola, vola, vola' con Ambrogio Sparagna e Francesco De Gregori

Palazzo San Giacomo (Russi), venerdì 13 luglio ore 21.30

Musica popolare di qualità, proposta da due artisti apparentemente distanti l’uno dall’altro, in realtà entrambi profondi conoscitori del ‘sentire’ italiano. Ravenna Festival, che ha già presentato alcuni fra i migliori nomi folk del mondo (basti pensare a Bob Dylan), propone il progetto ‘Vola vola vola’, con Francesco De Gregori e Ambrogio Sparagna. Con loro, venerdì 13 luglio alle 21.30, l’Orchestra Popolare Italana dell’Auditorium di Roma per una serata assolutamente particolare nella suggestiva cornice al concerto il Palazzo San Giacomo di Russi, che ospiterà il lungo week end dedicato alle espressioni della musica popolare di diversi ‘angoli’ del mondo.

Il concerto, organizzato in collaborazione con il Comune di Russi, è reso possibile prezioso contributo di Federazione delle Cooperative, Legacoop e Cmc.


Il ‘principe’ Francesco De Gregori torna alle origini, avvalendosi degli strumenti tipici della tradizione popolare: zampogne, chitarre battenti, organetti, ghironde, tamburelli e altro ancora. Uno straordinario apparato sonoro per proporre ‘Vola vola vola’, progetto realizzato con l’alfiere del nuovo folk italiano, Ambrogio Sparagna, in un contesto che vede al centro la valorizzazione del grande patrimonio della musica tradizionale, recuperata con grande rigore e coniugata alla freschezza esecutiva dell’Orchestra Popolare Italiana, fondata nel 2007 dallo stesso Sparagna. Il sodalizio è, per altro, già ‘sperimentato’: nel 1995 infatti Sparagna aveva composto l’opera ‘La via dei Romei’ che aveva De Gregori fra i protagonisti, nel ruolo di cantastorie. Saranno due ore di spettacolo ‘poetico ed energetico’, a partire dal brano iniziale, una selezione di terzine tratte dalla ‘Divina Commedia’, musicate e tradotte in ‘grico’. Francesco De Gregori ha scelto alcune fra le sue canzoni meno conosciute, ma non per questo meno affascinanti, arrangiate in chiave popolare da Sparagna; spiccano ‘La ragazza e la miniera’ da ‘La donna cannone’ (1983, uno fra i suoi album più intensi), ‘Terra e acqua’ da ‘Viva l’Italia’ (1979), ‘San Lorenzo’ da ‘Titanic’ (1982), ‘Ipercarmela’ da ‘Bufalo Bill’ (1976). Poi brani popolari in varie lingue, compreso il greco di ‘Agapimu’ e dialetti; e canzoni composte da Sparagna, come ‘Vorrei ballare’, dall’album omonimo inciso con la grande orchestra di soli organetti ‘Bosio Big Band’. Il tutto per arrivare a una grande festa sonora, al di fuori da ogni manierismo grazie alla versatilità dell’Orchestra, composta da nove artisti in grado di usare tutti gli strumenti musicali popolari d’Italia.

Francesco De Gregori è fra gli artisti più importanti del panorama italiano ed è da sempre soprannominato ‘il principe dei cantautori’. Fortemente ispirato dalla musica e dai testi di Fabrizio De Andrè, ma anche dalle canzoni di Bob Dylan, De Gregori inizia a esibirsi, appena sedicenne, al Folkstudio, presentato dal fratello maggiore Luigi, anche lui musicista. Il Folkstudio è frequentato da altri giovani cantautori come Antonello Venditti, Mimmo Locasciulli, Stefano Rosso, Giorgio Lo Cascio, Paolo Pietrangeli; da jazzisti come Mario Schiano e Marcello Melis. Il primo album interamente suo è ‘Alice non lo sa’ del 1973 e l’anno successivo esce l’intimo ‘Francesco De Gregori’, dove spicca la canzone ‘Niente da capire’; in quello stesso periodo collabora con lo stesso De André e firma per lui cinque canzoni. Le collaborazioni aumentano: da Lucio Dalla a Fiorella Mannoia a Franco Battiato; senza dimenticare una fra le voci centrali del folk italiano, Giovanna Marini. Numerosissimi i suoi tour, a partire da quello più celebre ‘Banana Republic’ (1979), che riapre l’epoca dei concerti di massa. Insieme a lui Lucio Dalla e un giovanissimo Ron.

Figlio di musicisti tradizionali di Maranola (Latina), classe 1957, Ambrogio Sparagna studia Etnomusicologia all'Università di Roma con Diego Carpitella con cui realizza numerose campagne di rilevamento sulla musica popolare italiana. Nel 1976 dà vita alla prima scuola di musica popolare contadina in Italia presso il Circolo Gianni Bosio di Roma dove nel 1984 fonda la Bosio Big Band. Dal 2004 al 2006 è Maestro concertatore del Festival ‘La Notte della Taranta’, dirigendo una grande orchestra di sessanta elementi composta da strumenti popolari e realizzando molti concerti, dalla Puglia alla Cina. Nella propria carriera ha collaborato con molti artisti della scena musicale italiana tra i quali Lucio Dalla, Angelo Branduardi, Peppe Servillo, Teresa De Sio, Nino D’Angelo, Simone Cristicchi, Ron, Giovanni Lindo Ferretti e molti altri. L’artista è stato ospite di Ravenna Festival in altre tre edizioni (2007, 2008 e 2010).

La serata sarà arricchita dalla partecipazione del Coro delle mondine di Medicina, già al fianco di Sparagna al Ravenna Festival nel 2007, che quest’anno si sono esibite di fronte al Presidente della Repubblica, nel concerto del primo maggio al Quirinale. Il concerto sarà aperto alle 21 dal gruppo “Lavorare stanca” composto da Gigi Tartaull voce e chitarra, Valentina Campajola voce e violino, Raimondo Raimondi chitarra e mandolino e Luca Vassura fisarmonica.

Biglietteria serale e ingresso pubblico dalle 19. Come nelle passate edizioni nel grande spazio open air di Palazzo San Giacomo saranno allestiti stand gastronomici riservati al pubblico del Festival per rendere l’happening ancora più festoso.

Info 0544 249244
Biglietto ingresso (posti in piedi)
: 20 euro
“I giovani al festival”:
under 14 (con adulto) € 5 | Under 18 10 euro