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Natacha Atlas, la regina dell'arab-pop

> Venerdì 1 luglio ore 21.30, Cervia (Piazza Garibaldi) - ingresso libero

Una voce sinuosa, in grado di coprire tutte le ricchezze timbriche della tradizione araba, e un repertorio senza frontiere: ecco Natasha Atlas, cantante acclamata a livello internazionale, che ha messo a punto i capisaldi fondamentali dello ‘shaabi’ (il pop egiziano di questi ultimi anni) e della ‘belly dance’, o danza del ventre che dir si voglia. Incarnando la fusione tra mondo islamico ed occidentale, Atlas ha fatto di questa combinazione intrigante la chiave di un successo internazionale. L’artista arriva a Ravenna Festival, come special guest del gruppo multietnico inglese Transglobal Underground, una della realtà più significative del crossover ethno-dance, una band con la quale ha lavorato e raccolto successi per anni, prima di divenire celebre come cantante solista.
Palcoscenico del concerto sarà piazza Garibaldi, a Cervia, venerdì 1 luglio (ore 21.30). Ingresso libero.

L’evento è organizzato in collaborazione con il Comune di Cervia e con il sostegno della Cooperativa Bagnini di Cervia.

Figlia di un ebreo sefardita di origine egiziana e di madre inglese, la Atlas, che oggi vive a Washington, è cresciuta in un sobborgo marocchino di Bruxelles, dove ha appreso la tecnica "raq sharki" di danza del ventre, che continua a eseguire nei suoi concerti mandando il pubblico in estasi. Ai gesti, poi, accompagna la sua voce suadente ma al contempo potente, che copre tutte le ricchezze timbriche della tradizione araba, ottenendo come risultato vocalità emozionanti ed evocative, frutto di ibridazioni e influenze prima che musicali, culturali e legate alla sua storia personale.
La sua carriera inizia quando adolescente, Natacha, si trasferisce in Inghilterra e diventa la prima cantante rock araba di Northampton. Poi, dividendosi tra l'Inghilterra e il Belgio, ha continuato a cantare in una moltitudine di night-club turchi e arabi, con l'eccezione di una parentesi in una band belga di salsa, i Mandanga.

“Ho conosciuto un paio di persone – ricorda Natacha Atlas - che mi hanno proposto di fare dei demo, e li ho indirizzati verso uno stile arabo-ispanico. Si trattava di world music ma al tempo non conoscevo neanche quella scena, ero estranea a quel contesto”. Attraverso un amico comune, uno di quei primi nastri arrivò nelle mani della Nation Records, un'etichetta che promuoveva fusion arabo-occidentale creata dall'ex batterista dei Southern Death Cult Aki Nawas. La svolta arriva quando la Nation la presenta ai Transglobal Underground. “ Quello è stato l'inizio. Quando il progetto decollò lo fece per davvero e ci ritrovammo costantemente in tour. ”L’esordio è con l’album ‘Dream of 100 Nations’. Seguirà un altro album ‘International Times’ e numerose tournée, l’ultima delle quali risale al 1998. Natacha intanto ha intrapreso una importante carriera da solista; il suo primo disco, ‘Diaspora’, è del 1995, ai quali ne seguiranno altri otto, con collaborazioni importantissime e internazionali, da Sinead O’Connor a Franco Battiato (incide con lui un brano del cd ‘Ferro battuto’).

“Non sto mai ferma. Odio gli stereotipi e gli steccati fra i generi. Per questo la mia musica è così eterogenea”, commenta Atlas. Rispetto alla danza del ventre è altrettanto chiara: “Per me rappresenta una forma di libertà e di emancipazione femminile”. E Natacha Atlas, anche con le sue canzoni, riesce a unire le discoteche europee e le tradizioni arabe, dimostrando come l’incontro fra mondi e culture diverse possa essere ricco e affascinante. Un riconoscimento importante le viene conferito nel 2001, quando viene nominata dalla presidente irlandese Mary Robinson ambasciatrice alla Conferenza Onu contro il razzismo.
 
I Transglobal Underground sono Hamid Mantu (drums), Tuup (voce, percussioni),  Sheema Mukherjee (sitar, basso); Krupa (voce), G dhol (kaos), Tim Whelan (keys, chitarra). La band è nota per la capacità, unica, di mescolare stili e ritmi musicali senza preoccuparsi mai di generi musicali, barriere tecnologiche o del buon senso. La loro musica è un caleidoscopico viaggio fra riti liberatori, segreti ritmici, estetiche gioiose, scarti improvvisi e fantasiosi. Il tutto con unico obiettivo: l'esaltazione del groove più profondo, trovando il filo rosso che interseca sensibilità diverse e che collega lo sfaccettato universo sonoro mondiale.

Il concerto è realizzato con la collaborazione del Comune di Cervia e il contributo di Cooperativa Bagnini Cervia.

Info 0544 249244 – www.ravennafestival.org
Ingresso libero