Ravenna Festival

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Le 'canzoni' seicentesche di Angelo Berardi

> Basilica di San Vitale, martedì 28 giugno ore 21

Battere sentieri inesplorati alla ricerca di musiche e repertori dimenticati o nascosti nelle pieghe della storia: è questo uno dei compiti che Ravenna Festival da anni si è dato. Ed è proprio inseguendo i tesori più segreti della letteratura musicale che dedica il concerto di martedì 28 giugno (alle 21) nella Basilica di San Vitale, ‘Il recitar suonando’, a una fra le raccolte più interessanti, e meno conosciute, di quello straordinario secolo che è il Seicento musicale italiano, ovvero alle Sinfonie a violino solo di Angelo Berardi da Sant’Agata Feltria (1636-1693), affidate all’interpretazione di un esperto gruppo strumentale, riunito sotto la direzione di  Mauro Valli, che proprio recentemente le ha incise su cd per l’etichetta Sony. Ravenna Festival ne propone la prima esecuzione integrale in tempi moderni.
 
Si tratta di alcune fra le più intriganti pagine di un compositore che pur, rimanendo sempre molto legato alla propria terra, il Montefeltro, fu maestro di cappella in diversi centri italiani (in primo luogo Tivoli e Spoleto) fino a concludere il proprio percorso artistico a S. Maria in Trastevere a Roma. Il suo contributo alla storia della musica non è costituito solo dalle composizioni, bensì dagli studi sul contrappunto e dall’analisi critica dell’arte musicale che ne fanno uno fra i massimi trattatisti dell’epoca. Ed è proprio attingendo ai suoi scritti teorici che i musicisti chiamati a eseguire le sue ‘Sei Sinfonie’ (o Canzoni) ne hanno ricostruito lo stile interpretativo e i più celati significati.

Sono, infatti, pezzi decisamente originali, sperimentali ed enigmatici, in cui Angelo Berardi (che suonava il violino “eccellentemente”, come testimonia Vincenzo Coronelli, che gli dedica una voce della sua ‘Biblioteca Universale Sacro-Profana’ alla fine del Seicento), fa ricorso a tutto il suo sapere di teorico, di mistico e di ‘musicus praticus’ intrecciando la scienza contrappuntistica a una fantasia sbrigliata e bizzarra in modi sempre nuovi e sorprendenti. In ognuna delle sei Canzoni (tutte caratterizzate da un titolo apposto dall’autore stesso) convivono situazioni stilistiche fortemente contrastanti ed eterogenee. I movimenti lenti si presentano come veri e propri ‘recitar suonando’, di qui il titolo dell’intera serata, che conducono lo strumento solista ad inerpicarsi in dissonanze, originali modulazioni, virtuosistici arabeschi melodici in un accumulo di tensione rotta teatralmente dal compositore con l’inserimento di inattese movenze di danza o sghembi sberleffi; mentre quelli improntati al più rigoroso e severo contrappunto sono il frutto di una sorta di ‘illusione acustica’ capace di moltiplicare le parti realmente scritte in una percezione inspiegabilmente più complessa.

Pagine, insomma, che mettono a dura prova l’abilità interpretativa dei musicisti che le affrontano e che ben riassumono il pensiero dell’autore che nel 1687 ebbe a scrivere: “Calamita de’ cuori si può dire che sia la Musica: dà il moto alle sfere celesti, addolcisce la terra e l’aria [...] nell’houmo eccita l’animo, move gl’affetti, mitiga la furia, perfeziona l’intelletto, sollieva nell’afflizioni, ricrea nelle consolazioni, e ha forza di generare in noi un habito di buoni e virtuosi costumi”.
 
Insieme a Mauro Valli (violoncello piccolo), da trent’anni attivo nel campo della musica antica collaborando con i più importanti specialisti in tutto in mondo, ci sarà un gruppo di interpreti di grande esperienza come Sergio Ciomei (organo e clavicembalo), Vanni Moretto (contrabbasso in sol), Margreto Köll (arpa doppia a tre registri) e Michele Pasotti (tiorba).
A introdurre alla poetica e al pensiero teorico di Angelo Berardi, saranno alcuni brani dai suoi più importanti scritti, affidati alla lettura dell’attore ravennate Franco Costantini e proposti tra l’una e l’altra Sinfonia.

Info 0544 249244
Biglietto 20 euro (18 ridotto)
“I giovani al festival”: fino a 14 anni 5 euro, 14-18 anni (50% ridotto), fino a 26 anni ‘ridotto’.