Lunedì 16 giugno alle 21,30 Ravenna Festival apre il palcoscenico della Rocca Brancaleone – rinnovato con il contributo della Fondazione della Cassa di Risparmio di Ravenna – ospitando il primo dei 5 ritratti di donna,
Anita dei due mondi, che costiuiscono il principale filone tematico del festival intitolato appunto alle donne erranti, eretiche, erotiche...
Errante era sicuramente la brasiliana Ana Maria de Jesus Ribeiro meglio conosciuta nelle nostre terre come Anita Garibaldi.
Proprio intorno a Ravenna ai margini delle valli, a Casa Guiccioli in località Mandriole, Giuseppe Garibaldi lasciò la moglie Anita sul giaciglio che ne raccolse l'ultimo respiro. Era il 4 agosto del 1849, e Anita aspettava il quinto figlio della sua giovane vita trascorsa sempre tra due sponde, tra il Sudamerica e l'Europa, tra la libertà e l'amore.
Oggi, incontrandone in un omaggio coinvolgente la memoria e la vitalità,
Luisa Cottifogli dà corpo e voce alla giovane sposa dell'eroe italiano, e ci racconta un'avventura che con grande coraggio ha conciliato natura e cultura, femminile e maschile, movimento e attesa, riscoprendo valori universali e segreti d'inconfessabile modernità. "
La mia emozione più forte è quella di ritornare a fare del teatro con la scusa della musica – racconta Luisa Cottifogli –, e
più precisamente nella dimensione, rara, in cui poter cantare e recitare insieme. Lo spettacolo parte da una ricerca storica, ma il testo alla fine è molto intimo; ne emerge la donna Anita, non il personaggio famoso. Una donna con le sue lunghe attese, le gioie, le sue energie, le disperazioni".
Grande interprete, musicista, cantante e compositrice, nonché vocalist di Quintorigo, dopo il successo di "Rumì", l'album che le è valso il riconoscimento della critica e del pubblico italiano ed europeo – presentato in versione multimediale proprio al Ravenna Festival 2007 –, questa volta Luisa recita dunque in un progetto teatral-musicale ambizioso, anzi speciale, nelle vesti di Anita Garibaldi, eroina dei due mondi. Ma protagonisti dello spettacolo, i cui testi sono di
Federica Iacobelli, sono anche il compositore e pianista
Gianni Pirollo, il clarinetto di
Gabriele Mirabassi e
Gabriele Bombardini, che con la sua chitarra ha curato gli arrangiamenti dei brani di Luisa Cottifogli e, con uno stile decisamente originale, anche quelli di Lenine e Sting.
E anche, alla batteria e alle percussioni,
Cristian Capiozzo, figlio del compianto Giulio, percussionista e cofondatore degli Area, oltre ad
Enrico Guerzoni, esperto violoncellista con il quale Luisa eseguirà un classico brasiliano di
Pixinguinha, "Rosa", e una sorta di monologo letto a spartito, una tirata sulla gelosia commentata da un brano di Bach stilisticamente giocato sul totale contrasto rispetto alle parole del testo, geniale pezzo di meta-teatro voluto dai registi
Stefano Randisi e
Enzo Vetrano. Tra un panorama e una canzone, un racconto, una memoria e una visione,
Anita dei due mondi diviene così spazio-tempo in cui la musica è una tessitura tra le arti.
Anita dei due mondi è una produzione di Ravenna Festival in coproduzione con Diablogues, e in collaborazione con il Dipartimento di Studi della Brown University, Centro per le Iniziative Digitali della Biblioteca della Brown University, Rhode Island.
Biglietti: ingresso non numerato 10 euro