Rocca Brancaleone, lunedì 7 luglio, ore 21.30
Fondere fra loro musica e film muto, spettacolo dal vivo e cinema, ricordando quelle scene che vedono come protagonista un cittadino muto di un mondo che forse parla troppo. Ecco il ‘progetto’ che sta dietro all’evento ‘Charlot ha cento anni!’, appuntamento speciale che Ravenna Festival dedica al personaggio vagabondo che più di tutti ha saputo raccontare il ‘Secolo breve’ grazie alla propria duplicità, sintesi di dramma e commedia. Timothy Brock, lunedì 7 luglio alla Rocca Brancaleone, dirigerà l’Orchestra del Teatro Comunale di Bologna dando così voce alle prime opere di Chaplin, il cortometraggio Kid Auto Races e a seguire The Immigrant e Shoulder Arms (quest'ultimo con Charlot soldato della I Guerra Mondiale, e quindi doppiamente nel tema di questa edizione di Ravenna Festival), proiettati su grande schermo, e a Charlot, da lui inventato nel 1914 e che compie quindi cento anni. Con Charlot Chaplin è il personaggio che più di ogni altro ha rappresentato il passaggio epocale dallo spettacolo dal vivo a quello cinematografico. Un artista che va annoverato tra i grandi in assoluto del Novecento, né più né meno di un Picasso o di uno Stravinskij. Tradotto, benché muto, in tutte le lingue del mondo (Charlie, Charlot, Carlito, Carletto, ecc.), Chaplin – inglese, americano, svizzero, perfino ebreo, forse apolide – è soprattutto cittadino del mondo, che rende quella dell’eterno vagabondo una figura mitologica della modernità.
Lo spettacolo è il risultato della collaborazione fra ‘Association Chaplin’ di Parigi e Cineteca Nazionale di Bologna che, per volontà degli eredi, svolge da diversi anni il delicato compito di ricostruire l’intera opera di Chaplin, che comprende il complesso restauro della sua opera cinematografica.
Kid Auto Races (Charlot si distingue) viene proiettato per la prima volta il 7 febbraio 1914 e narra di bambini che corrono su auto in cartone; per la prima volta compare la maschera del vagabondo interpretato da Chaplin, seppur ancora con una gestualità un po’ grezza.
The Immigrant (L’emigrante) e Shoulder Arms (Charlot soldato) sono pellicole ideate e realizzate in seguito, rispettivamente nel 1917 e nel 1918.
Charlie Chaplin fa dunque la prima comparsa sugli schermi nel 1914 con il personaggio di Charlot, vera e propria icona del vagabondaggio novecentesco, che è riuscita a innalzare Chaplin stesso tra i grandi del cinema, muto e non solo. Sotto molti punti di vista l’attore e regista britannico è stato considerato salvatore dell’umanità, grazie al suo fattore umano capace di raccontare in maniera efficace le problematiche del cosiddetto ‘Secolo Breve’. Ricorrendo ai gesti e alle azioni, ancor prima che alle parole, è riuscito a trasmettere le proprie idee polemiche al pubblico con grande forza e passione. “I film muti – ha detto Chaplin – permettono al pubblico di dare una propria interpretazione ad ogni atto e gesto”. Proprio qui risiede la potenza del suo cinema, nella sua natura paradossale: il povero e fragile uomo che si spaventa dinanzi alle ingiustizie del mondo, ma che comunque non ne è mai preda. Un individuo moderno che anche solo grazie a un bastone riesce a resistere alle avversità e al destino. Una maschera tragica che ha scatenato più risate di qualsiasi altro personaggio su schermo o palco. Riprendendo le parole dell’attore: “Questo prova che la risata è molto vicina al pianto e viceversa”. Armato di grande impegno e ingegno, con Charlot ha affrontato una guerra personale: quella della denuncia e della disuguaglianza. “Una sorta di Adamo – ha sottolineato un altro gigante del cinema, Federico Fellini – da cui tutti noi discendiamo”. Un uomo che è riuscito ad emergere, diventando un simbolo universale e senza tempo, ancora attuale nonostante l’età.
Nato a Olympia, Washington, nel 1963, Timothy Brock è oggi riconosciuto come uno fra i maggiori esperti musicali nell’ambito della cinematografia, specializzato nel repertorio della prima metà del XX secolo e in accompagnamento musicale dal vivo di film muti con. Compositore e direttore di alcune tra le migliori orchestre del pianeta come la Royal Philarmonic Orchestra, Chicago Simphony e BBC Symphony Orchestra, è un artista poliedrico e molto attivo che collabora regolarmente con la Cineteca Nazionale e l’Orchestra del Teatro Comunale di Bologna. Il suo lavoro nel campo dei film muti è iniziato nel 1986, quando gli fu commissionata la colonna sonora per il capolavoro di Pabst ‘Il Vaso di Pandora’, divenendo una felice regolarità nelle sue attività professionali. Grazie al talento e alla passione per il proprio lavoro, Brock ha ricevuto recentemente commissioni per nuove partiture dalla Los Angeles Chamber Orchestra, dalla Konzerthaus di Vienna, dall’Orchestra di Lione, dalla 20th Century Fox, dal Teatro la Zarzuela di Madrid. Le strade di Brock e Chaplin si sono incrociate nel 1999. La Fondazione Chaplin chiese infatti al compositore di restaurare la partitura originale di ‘Tempi Moderni’, avviando così una proficua collaborazione che coinvolge tuttora la Cineteca Nazionale di Bologna e che ha portato al recupero delle musiche originali di tutti i capolavori di Charlie Chaplin, eseguite poi in giro per il mondo da Timothy Brock.
Info e prevendite: 0544 249244
Biglietti: 12 euro – ‘I giovani al festival’: fino a 14 anni, 5 euro; da 14 a 18 anni, 6 euro
SCHEDA SPETTACOLO