> ‘De Divina Proportione’ dal testo di frate Luca Pacioli. Giovedì 16 giugno ore 21, Teatro Rasi
L’attenzione per i nuovi linguaggi e il recupero di opere dimenticate, fino alla scoperta di composizioni inedite, sono elementi che fanno parte del Dna di Ravenna Festival. È con questo spirito che l’edizione 2011 propone giovedì 16 giugno (Teatro Rasi, ore 21), l’evento multimediale ‘De divina proportione’, ovvero allegorie numeriche in musica tra Rinascimento e contemporaneità, ispirate all’opera del frate matematico Luca Pacioli, un progetto realizzato dal gruppo di ricerca urbinate Bella Gerit, per la regia di Simone Sorini e David Monacchi.
Lo spettacolo reinterpreta, attraverso la multimedialità, le regole di proporzione e armonia fissate nel ‘De divina proportione’ di Luca Pacioli, vero e proprio pilastro della speculazione filosofica e cosmologica rinascimentale, che parte dal concetto di sezione aurea e dall’antica dottrina dei 5 solidi platonici. Il testo fu pubblicato nel 1509, ma era già stato concepito alla corte di Ludovico il Moro, nel 1497, con le celebri incisioni dovute a Leonardo da Vinci che raffiguravano suggestive figure poliedriche. Con esso alcune musiche inedite del primo Quattrocento, la trasposizione musicale elettroacustica dei cinque corpi regolari, improvvisazioni sugli elementi con strumenti antichi, una realizzazione video olografica in mimesi con la danza, uno spazio tridimensionale di riproduzione del suono: questi i componenti che danno vita alla messa in scena dei concetti rinascimentali, con un inedito contributo dell’innovazione software applicata alla composizione elettroacustica. Un’opera intesa dunque come ideale punto d’incontro tra la civiltà quattrocentesca e la contemporaneità.
“Il progetto – spiegano Simone Sorini e David Monacchi - è maturato nel corso degli ultimi anni di studio e di lavoro sui manoscritti giacenti nei fondi vaticani. Attraverso le molteplici fasi di realizzazione di questa nuova opera, si è inteso cercare il punto d’incontro tra la civiltà umanistica quattrocentesca e la contemporaneità, partendo ovviamente dalla musica intesa come dottrina del ‘quadrivium’, arte liberale per eccellenza strettamente imparentata con la matematica, la geometria e l’astronomia. Sono proprio questi aspetti razionali e numerici della musica ad ispirare tale obiettivo, quegli aspetti che nell’antichità la ponevano come ‘elevatissima scienza’ tra le scienze esatte. L’intento è quello di rielaborare con i mezzi moderni le complesse strutture della musica sacra del primo ‘400: a tale scopo sono state utilizzate le più ardite tecniche compositive, proprie della musica elettroacustica e della computer-music con elementi di paesaggio sonoro e musica concreta”.
Per la musica, il riferimento è stato un manoscritto frammentario di musica sacra appartenuto alla biblioteca dei Duchi di Urbino, l’Urbinate Latino 1419; si aggiungono poi improvvisazioni strumentali, composizioni elettroacustiche realizzate con software originali per la sintesi del suono; infine suoni ambientali naturali, registrati nelle aree vicino a Urbino. Il secondo livello espressivo è costituito da un video, realizzato per lo spettacolo, presenta una creazione tridimensionale dei cinque poliedri, l’elaborazione di disegni e pitture del Rinascimento, analisi grafiche del suono proiettate in tempo reale. Il tutto realizzato da Pierluigi Alessandrini. C’è poi la coreografia, affidata a due danzatori: Damien Fournier e Giulia Franceschini; interagiranno con i poliedri 3d, proiettati sul tulle; e con i musicisti in scena. Infine il testo, letto da due voci fuori campo (Piergiorgio Odifretti e Lucia Ferrati), che percorreranno alcuni passaggi fondamentali dell’opera di Luca Pacioli.
Sempre giovedì (ore 18, Sala Muratori, Via Baccarini 3) Aboca Edizioni e Istituzione Biblioteca Classense presenteranno il facsimile del manoscritto inedito di ‘De Divina Proportione’ di Luca Pacioli. Interverranno Donatino Domini, già direttore Biblioteca Classense; Cristina Mazzavillani Muti, presidente Ravenna Festival; Franco Masotti, direttore artistico Ravenna Festival; Valentino Mercati, presidente Aboca; Duilio Contin, bibliologo Aboca Museum; Laerte Sorini, docente di Matematica Università di Urbino; Stefano Mastriforti, docente di Restauro dei materiali cartacei all'Università di Siena; Antoni Pieretti, filosofo, esperto in linguaggio e comunicazione. Ingresso libero.
Info 0544 249244
Biglietto 20 euro (18 ridotto).
“I giovani al festival”: fino a 14 anni 5 euro, da 14 a 18 anni 9 euro, fino a 26 anni ‘ridotti’.