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Orchestra Cherubini

Fondata da Riccardo Muti nel 2004, l'Orchestra Giovanile Luigi Cherubini ha assunto il nome di uno dei massimi...

 

 

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Artificerie Almagià

Questo stabilimento era in origine una raffineria di zolfo, voluto da Vito Almagià di Ancona e costruito nel 1887 in destra Candiano dall’ingegnere Giuseppe Castellucci. Nel 1942 vengono sistemati gli alloggi del Direttore dalla C.M.C. , mentre nel 1946 e nel 1947 sono stati effettuati lavori allo stabilimento e a un magazzino interno. Dopo una grande produzione per il settore agricolo che si è dispiegata per tutto il secondo dopoguerra, l’opificio è stato prima costretto a interrompere la fabbricazione di fitofarmaci e di DDT, avviata nel 1981, e poi dismesso nel marzo 1983. L’insediamento presenta tuttora le caratteristiche di una cittadella composta da un’edificazione minore sviluppata lungo il confine, due strade e due emergenze architettoniche di grande rilievo: il grande corpo di fabbrica contenente i forni raffineria e lo slanciato fabbricato adibito a camera di sublimazione. Molto interessante è il lucernario ligneo a due falde dei forni, ipoteticamente realizzato nei primi tre anni del Novecento e occupante circa un terzo del colmo del fabbricato.
Le più recenti opere di ristrutturazione, che hanno interessato particolarmente il corpo fabbrica denominato “Magazzino dello Zolfo”, sono state rese possibili anche grazie alla spinta di Ravenna Festival. La fondazione ha difatti promosso il recupero del complesso a luogo di spettacolo, selezionandolo già nel 1996 per il debutto dell’opera teatrale “All’Inferno!”.