I Giardini Pubblici di Ravenna sono nati nei primi anni Trenta del Novecento come sede dell’ippodromo e del velodromo cittadino. Il parco misura circa 45.000 metri quadri ed è stato progettato dall’architetto Giulio Arata, già noto a Ravenna per la progettazione del Palazzo della Provincia in piazza Caduti e per la sistemazione della zona dantesca. Primo parco urbano della città, questo complesso è composto da una zona centrale, in cui è stata costruita la fontana nell’estate del 1933, e due aree semicircolari formate da aiuole alberate e sentieri in ghiaia. La composizione totale riprende i tipici tratti del giardino all’italiana. Alberi di medio-alto fusto e filari di lecci hanno fin da subito donato al complesso una forte connotazione di verde, capace di esaltare, grazie anche alla profondità del campo visivo, la facciata della Loggetta Lombardesca.
L’area pubblica è stata molto frequentata fino al 1943. La seconda guerra mondiale ha provocato purtroppo danni ingenti al parco, incapace poi di recuperare l’originario aspetto che nel corso del tempo è andato sempre più perdendosi.
Oggi i Giardini Pubblici sono protetti da una stupenda cancellata in ferro e composti da una folta vegetazione, frutto degli interventi di riqualificazione da parte del Comune di Ravenna. Ospitano il Planetario e uno Chalet, da poco ristrutturato. Quest’area viene di nuovo utilizzata dai ravennati per il tempo libero e lo sport, ed è un vero polmone verde del centro di Ravenna.