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Chiostri Francescani

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Gli Antichi Chiostri Francescani sono stati acquistati nel 2001 dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna, impegnata fin da subito in importanti operazioni di restauro e di valorizzazione di queste strutture. Terminati i lavori alla fine del 2010, si è così ottenuto un complesso polivalente composto dalla preziosa biblioteca del Centro Dantesco dei Frati Minori Conventuali, dal Museo Dantesco e dalle sale espositive della Fondazione.
Porzioni dell’ex convento francescano, dedicato in passato agli Apostoli, i due chiostri sono situati nella cosiddetta Zona Dantesca, compresa tra la chiesa di San Francesco e la sede centrale della Cassa di Risparmio di Ravenna.
Costruito nel XVI secolo a ridosso della tomba del sommo poeta, il “chiostro di Dante” è arredato con pietra d’Istria di colore bianco, colonne lisce con capitelli dorici e al centro presenta un pozzo monumentale realizzato con materiali di vari periodi e provenienze. Il “chiostro della Cassa” ha invece questo nome perché adiacente all’attuale sede della Cassa di Risparmio di Ravenna. La sua costruzione è terminata nei primissimi anni del millecinquecento, o almeno così è stato ipotizzato in seguito al rinvenimento di un documento del 1505, data in cui la struttura sarebbe già stata funzionante. Retto da trentasette colonne, poggiate a loro volta su uno stilobate alto circa cinquanta centimetri, il chiostro presenta fondazioni a vista lungo alcuni tratti e arredamenti architettonici costituiti in gran parte da materiali di recupero. Si devono qui evidenziare due colonne caratterizzate da un motivo decorativo particolare, un globo sormontato da croce, da mettere in relazione con colonne di maggiori dimensioni, utilizzate nella chiesa di San Francesco.
Il completamento del restauro degli Antichi Chiostri Francescani ha inoltre permesso la valorizzazione di un punto di riferimento di grande valore culturale: la “Zona del Silenzio”, risistemata e intitolata così nel 1932 su progetto dell’architetto Giulio Ulisse Arata e dedicata alla memoria di Dante Alighieri, che ha raggiunto una posizione di rilievo persino a livello internazionale.