Il Palazzo Mauro de André fa parte di un complesso di circa 12 ettari situato a metà strada fra il polo industriale – portuale di Ravenna e il centro storico della città. E’ stato costruito su progetto dell’architetto Carlo Maria Sadich, per iniziativa del Gruppo Ferruzzi, in onore di un collaboratore prematuramente scomparso, fratello del cantautore Fabrizio. Inaugurato nell’ottobre 1990, questo spazio è nato per accogliere grandi eventi sportivi, commerciali e artistici come il primo concerto diretto da Valerj Gergiev, con la partecipazione di Mstislav Rostropovicˇ e Uto Ughi, eseguito lo stesso anno.
L’area è suddivisa in due zone, una nord e una sud, rispettivamente occupate dal Palazzo e dallo spazio dedicato alle manifestazioni all’aperto. Si accede dai propilei d’ingresso sul lato occidentale, superati i quali è possibile ammirare le fontane in travertino disegnate da Ettore Sordini e Grande ferro R, opera di metallo realizzata da Alberto Burri raffigurante due mani che si uniscono, formando una chiglia rovesciata che simboleggia la Ravenna marittima, punto di incontro di popoli e civiltà diverse.
L’accesso al palazzo è mediato dal Danteum, vero e proprio tempietto periptero di 260 metri, formato da colonne che in numero, disposizione e materiale utilizzato vogliono rappresentare la struttura narrativa de La Divina Commedia. L’edificio dispone di una pianta quadrangolare esternamente ravvivata nella fronte da un mosaico di Elisa Montessori e Luciana Notturni. Al di sopra, si staglia la grande cupola bianca di 54 metri per lato: una struttura metallica che termina in un elemento quadrato che si apre elettricamente per garantire un’adeguata ventilazione durante gli eventi.
La fisionomia spaziale interna, con i suoi 3.800 posti, può essere inoltre modificata secondo le necessità, spostando semplicemente le gradinate mobili con un sistema di rotaie, permettendo così di liberare l’area coperta e di utilizzarle per gli spettacoli all’aperto sul retro.
Il Palazzo Mauro de André ospita ogni anno i più importanti eventi artistici di Ravenna Festival, come la Messa da Requiem e Nabucco di Verdi diretti da Muti nel 1994 e 1995 oppure il più recente concerto in re minore per pianoforte e orchestra n. 1 op. 15 diretto da Kent Nagano.