Mi soledad
coreografia e regia Joaquín Cortés
musica e testi Antonio Carbonell, José Carbonell “Montoyita”, Joaquín Cortés
fotografia Peter Lindberg
costumi Jean Paul Gaultier
voci femminili
Chelo Pantoja, Lola Cortés “Genara”, Saray Muñoz, Samara Losada
voci maschili
Antonio Carbonell, Juan José Amador, Morenito de Illora, Enrique Heredia “Negri”
Raúl Márquez violino
José Carbonell “Montoyita”, José Antonio Camacho “Piripi” chitarra
Cuco Pérez fisarmonica
Hillary Fielding cello
Tatiana Komar viola
Arián Suárez contrabbasso
Vicente Suero “Morito”, Rafael Serrano Caldera “Agapula”, Luis Saavedra percussioni
Da sempre fortemente attratto dalle sperimentazioni e dalle fusioni di stili, Joaquín Cortés è il protagonista assoluto di questo Mi soledad, in cui convergono musica cubana, jazz, classica, oltre naturalmente al flamenco, di cui egli è maestro assoluto. Un viaggio nel cuore dei sentimenti più intimi e puri del ballerino gitano, una riflessione sulla sua solitudine, che non appare però mai cupa e introspettiva, ma al contrario solare, tesa all’esaltazione dell’uomo in quanto singolo individuo. Attraverso il fascino della sua maturità stilistica e degli inconfondibili passi zapateado, Cortés ci conduce all’essenza stessa della sua arte, un flamenco cangiante e passionale, fatto di colori netti come il nero, il rosso e il bianco, tutti plasmati dall’eleganza dello stilista Jean Paul Gaultier.