divertimento in musica e parole sulle lettere di Wolfgang Amadeus Mozart alla cugina Anna Tekla e sul Bastiano e Bastiana
musica di Wolfgang Amadeus Mozart
scritto e diretto da Paolo Miccichè
con Massimo Tarducci (Mozart)
costumi Alessandra Vadalà
realizzazione costumi e attrezzi di scena Terza Prattica
elementi di scena Cristina Conticelli
cantanti
Maria Elena Lorenzini, Claudia Ciabattini, Antonino Puglisi, Giacinto Sgarra, Massimiliano Lami
maestro preparatore Matteo Andreini
maestro accompagnatore Mirco Maltoni
Orchestra dell'Istituto Musicale "Giuseppe Verdi" di Ravenna
in collaborazione con Orchestra dell'Istituto Musicale "Giovanni Lettimi" di Rimini
direttore Emir Saul
coproduzione degli Istituti Musicali di Ravenna e di Siena
in collaborazione con il Comune di Russi
Non volevamo festeggiare il compleanno di Wolfgang senza apporvi un "fiocco" originale ed ecco quindi un Dittico dalla drammaturgia inedita attorno al fil rouge dell'amore, in cui Mozart stesso incarna il ruolo del protagonista che tiene assieme opposte visioni, ambedue però mozartiane: nelle Lettere alla Cugina ci mostra la faccia sporcacciona mentre nel Bastiano e Bastiana vincono armonia e purezza.
Le lettere furono per secoli tenute nascoste perché considerate, in parte a ragione, imbarazzanti. Il motivo è legato alla passione "maialesca" di Wolfgang che mal si coniugava con l'apollinea immagine accademica. In realtà esse sono il retro della stessa medaglia: l'apollineo è forse la necessaria compensazione "artistica" ad un animo disordinato, libertino e giocoso; l'altra grande caratteristica di queste lettere è infatti un "musicale" e sorprendente virtuosismo di scrittura, un superbo gusto del nonsense, un candore assoluto che tratta argomenti "sporchi" con la stessa leggerezza con cui lo farebbe un fanciullo… l'eterno fanciullo!
A seguire il singspiel Bastiano e Bastiana, delicato inno all'ingenuità, alla purezza e soprattutto all'amore ritrovato, tema fondamentale, quasi ossessione trasversale nell'opera di Mozart.
(Paolo Miccichè)