Ravenna Festival

Charlotte Norholt flauto
Peter Kirstein oboe
Svante Wik clarinetto
Erik Sandberg corno francese
Laura Ponti fagotto
Malin Nystrøm violino
Ida Lorenzen violino
Sanna Ripatti viola
Jonathan Slaatto violoncello
Martin Hansen pianoforte

È una sorta di gioco ad incastri: nell'anno di Mozart, in un festival dedicato a Mozart, un ensemble danese omaggia il genio di Salisburgo con due suoi capolavori: il Quintetto in mi bemolle maggiore per pianoforte e fiati KV 452 – una "gemma tra le gemme", come è stato definito; "la cosa migliore che abbia mai scritto" secondo Mozart, che lo fece eseguire alla presenza di Paisiello – e il Trio in mi bemolle maggiore KV 563 (il cosiddetto "Gran Trio" per archi, il solo composto da Mozart per questo organico, destinato all'amico e confratello massone Johann Michael Puchberg). L'apertura però – un altro anniversario –, è dedicata a un compositore danese di cui quest'anno cade il ventennale della morte: Otto Mortensen, allievo di Darius Milhaud, didatta, musicologo formatosi alla scuola del grande Knud Jeppesen, erede di quella tradizione musicale nordica che passa per Grieg, Sibelius, Nielsen (di quest'ultimo, Ravenna Festival ha ricordato, lo scorso anno, i 140 anni della nascita). A chiudere il concerto, un anniversario per l'anno a venire col Trio per clarinetto violoncello e pianoforte op. 114 di Johannes Brahms ("il gemello di una bestia ben più grande", come lo definiva il compositore riferendosi al coevo Quintetto op. 115): di Brahms, nel 2007, cadranno i 110 anni dalla morte. Sul palco, i musicisti dell'Ensemble Midtvest: polivalente formazione fondata nel 2002, che incrocia il quartetto d'archi al quintetto di fiati e al pianoforte, e promuove un ampio repertorio di composizioni accostate spesso ad altre forme d'arte, nell'intento di promuovere un modo "nuovo" di fruire la musica.