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2005 - sabato 9 luglio, ore 21 - Palazzo Mauro de André

Corpo di Ballo del Teatro alla Scala
SOGNO DI UNA NOTTE DI MEZZA ESTATE

balletto in due atti dall’omonima commedia di William Shakespeare
musica di Felix Mendelssohn-Bartholdy

coreografia George Balanchine
ripresa da Patricia Neary e Sara Leland
scene e costumi Luisa Spinatelli

personaggi e interpreti
Titania Marta Romagna
Oberon Roberto Bolle
Cavaliere di Titania Mick Zeni
Puck Riccardo Massimi
Elena Laura Caccialanza
Ermia Deborah Gismondi
Demetrio Vittorio D’Amato
Lisandro Gianni Ghisleni
Ippolita Sophie Sarrote
Teseo Matthew Endicott
Bottom Biagio Tambone
Una farfalla Daniela Cavalleri

Passo a due II atto
Marta Romagna, Mick Zeni

direttore del Corpo di Ballo del Teatro alla Scala Frédéric Olivieri

con la partecipazione degli allievi delle Scuole di Danza della Città

allestimento del Teatro alla Scala
in esclusiva europea

Nel 1833, a Düsseldorf, Felix Mendelssohn incontra il futuro re di Prussia Federico Guglielmo IV. Quando questi sale al trono nel 1840, Mendelssohn, aggregato all'Accademia delle Arti di Berlino, ha l'incarico di contribuire alla rinascita della tragedia greca in terra germanica prima con l'Antigone di Sofocle (Berlino, 13 aprile 1842), poi con l'Edipo a Colono (Potsdam, 1° novembre 1845); fra le due tragedie, Mendelssohn compone anche le musiche di scena per lo shakespeariano Sogno di una notte di mezza estate (Potsdam, 14 ottobre 1843).
Alzi la mano chi a un matrimonio non ha ascoltato la Marcia nuziale di Mendelssohn, ovvero uno di quei pezzi che s'imprimono nella memoria collettiva tanto da perdere ogni contatto col proprio creatore e il proprio contesto (in TV succedeva con una romanza di Beethoven nella pubblicità un liquore, e succede ancora con l'aria da una suite per orchestra di Bach nella sigla di un programma scientifico). Per motivi del genere, si troverà sempre un amico cui spiegare che la Marcia nuziale fa parte di una composizione assai più vasta come le musiche di scena per il Sogno shakespeariano, il cui nucleo primigenio è il parto di un enfant prodige studente modello, disegnatore abilissimo, pupillo del grande Goethe, che compone la prima scena teatrale a undici anni e che a diciassette, accostatosi a Shakespeare nella traduzione tedesca di Schlegel, compone quella che sarebbe diventata l'ouverture del Sogno di una notte di mezza estate. Nel 1843, l'ormai trentaquattrenne Mendelssohn avrebbe tratto dall'ouverture giovanile tutto il materiale tematico per gli altri tredici brani del Sogno, che a Ravenna va in scena nella celebre coreografia di George Balanchine del 1962, con il corpo di ballo del Teatro alla Scala capitanato dall'étoile Roberto Bolle.

Categorie:
Danza
Tags categorie:
balletto classico
 
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