la musica siriana tra tradizione e innovazione
a cura di Paolo Scarnecchia
Ensemble Al-Turath
Le Muwashashahat di Aleppo
Abed Azriè
Chants d’amour et d’ivresse
Ensemble Al-Turath
Mohamed Hammadye voce solista
M. Dyaa Kabbani voce
Abdulmalek Ziat voce
Fakher Madalal voce
Abdul Rahim Ajia ’ûd
Yousef Salem qanun
Ahmed Mohsen Kridi violino
Ahmad Barakat riq
Abed Azriè
Fracis Jauvain fisarmonica
Jean-Lou Descamps violino, viola
Olivier Moret contrabbasso
Medhat Ibrahim, Bachar Khalifé percussioni
Jacques Laville ingegnere del suono
Questo concerto rappresenta un omaggio alla Siria, ai suoi musicisti e poeti (come Adonis, il grande poeta contemporaneo a cui si devono le evocative parole del titolo). E proprio in Siria, in una della sue città più belle e affascinanti, Aleppo, si coltiva una tradizione musicale preziosa e famosa in tutto il Vicino Oriente, una vera e propria arte della poesia cantata. La scuola aleppina è un baluardo contro l’omologazione della musica mercificata e la più importante e prestigiosa forma del suo patrimonio musicale, la muwashashah, è il simbolo poetico e culturale del legame tra Maghreb e Mashreq. A questa città leggendaria appartengono sia Abed Azrié che Mohamed Hamadya. Mentre il concerto di Azrié (nato ad Aleppo ma residente a Parigi dal 1967) rappresenta il dialogo cosmopolita tra differenti culture musicali concepito da un musicista arabo noto in Europa per l’originalità dei suoi progetti artistici, quello dell’Ensemble Al-Turath, fondato da Hamadya, offre la possibilità di ascoltare una delle più pure forme di musica d’arte di tradizione orale, tramandata di maestro in allievo fino ai giorni nostri. Aleppo è considerata un vivaio nel quale sono state forgiate le più belle voci maschili di tutto il Mashreq, basti pensare a Sabah Fakhri, una delle ultime leggende viventi della grande tradizione arabo-islamica del Novecento. Questa città dall’origine antica è sicuramente uno dei luoghi chiave delle vie della musica del Mediterraneo. In entrambe le due proposte musicali, sia pure in modi diversi, la parola poetica è al centro dell’esperienza artistica, spirituale, estetica lungo una collezione di testi (che risalgono fino all’epopea di Gilgamesh) che ispirano e rinnovano la creazione musicale.