Cantigas de Santa Maria di Alfonso X El Sabio (XIII secolo)
Ensemble Micrologus
canto, arpa, tromba (anafil) Patrizia Bovi
guitarra latina (guitarra), oud (laud), citola Adolfo Broegg
zufolo (cistu) e tamburo, flauto traverso, launeddas, ciaramella (gayta) Goffredo Degli Esposti
viella, rebab (rabè), cornamusa (gaita), tromba (anafil) Gabriele Russo
canto Mauro Borgioni
canto, viella, organistrum, flauto traverso, ciaramella (gayta) Gianni De Gennaro
salterio (canon), naqqara, tarija, pandereta, crotali, campane Gabriele Miracle
canto, symphonia, campane Ulrich Pfeifer
canto, guitarra morisca Simone Sorini
arpa, cimbali Leah Stuttard
Le Cantigas de Santa Maria e i preziosi codici nei quali sono conservate sono indubbiamente uno dei più grandi monumenti della musica europea di tutti i tempi. Questo immenso affresco dedicato alla Vergine – a cui si dedicò con devozione ed energie Alfonso X, “el Rey Sabio” – prende corpo attraverso i testi poetici e la musica ed è organizzato dall’ensemble Micrologus intorno ad una sorta di calendario mariano: partendo da una cantiga dove si ringrazia il Signore per la creazione del mondo del cielo e delle stelle alla festa per la nascita di Santa Maria nel mese di settembre, dalla festa della sua Verginità nel mese di dicembre all’Annunciazione, dalla sua “Trinità” (in quanto vergine prima durante e dopo il parto di Cristo) all’Assunzione in Cielo con la processione del 15 di agosto e così via. E intorno al calendario, le storie, i miracoli e le lodi: alla corte del Re Sapiente così come nelle chiese, nelle strade e nelle piazze della Spagna duecentesca, alla ricerca della chiave di lettura di un mondo lontano nel tempo eppure così vicino alla nostra identità culturale e al nostro immaginario, parte della nostra memoria.