dramma in un atto dall’omonimo poema di Oscar Wilde
nella traduzione tedesca di Hedwig Lachmann
musica di Richard Strauss
direttore Peter Schneider
personaggi e interpreti
Erode Michael Roider (tenore)
Erodiade Margareta Hintermeier (mezzosoprano)
Salome Sue Patchell (soprano)
Jochanaan Albert Dohmen (baritono)
Narraboth John Dickie (tenore)
Orchester der Wiener Staatsoper
(Boosey & Hawkes di Londra, rappresentati a Vienna da Thomas Sessler Verlags-GesmbH, Edizioni Musicale)
produzione della Wiener Staatsoper
esecuzione in forma di concerto
Salome: il più improvviso e al contempo discusso capolavoro dell’opera tedesca post-wagneriana. Un lavoro – per stare alle parole di Thomas Mann – di un “rivoluzionario fortunato, audace e conciliante al tempo stesso… in cui come non mai avanguardismo e sicurezza di successo sono uniti in esemplare confidenza”. In Salome Richard Strauss ha profuso come non mai una poesia della sensualità allo stato puro, sottilmente ambigua e perversa, che giunge a sfiorare il delirio espressionista per densità di scrittura e violenza della carica espressiva. Una vera e propria avventura dell’ascolto tra esotismo, erotismo, vitalismo, estetismo ed edonismo, dove una scrittura musicale rigogliosa e altamente virtuosistica – e pure controllatissima – avviluppa l’orecchio in un inarrestabile vortice sonoro che oscilla tra inaudite violenze foniche e sublimi leggerezze.
Con Salome, nella sua stessa originaria ambientazione, reinventata con estenuato gusto Jugendstil, si aggiunge un’altra preziosa tessera al policromo mosaico orientale che Ravenna Festival intende quest’anno offrire al suo pubblico.