Ravenna Festival

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2015 - sabato 4 luglio, ore 21 - Palazzo Mauro de André

Le vie dell’amicizia: l’Albero della vita.
Ravenna-Otranto

ORCHESTRA GIOVANILE LUIGI CHERUBINI
ORCHESTRA E CORO DEL TEATRO PETRUZZELLI
LA STAGIONE ARMONICA
direttore RICCARDO MUTI

maestri del coro Sergio Balestracci, Franco Sebastiani

soprano Rosa Feola

tenore Matthias Stier
baritono Thomas Tatzl

con la partecipazione di
Renato Colaci, Ilham Nazarov, Simge Büyükedes
 

Wolfgang Amadeus Mozart (1756-1791)
Ave verum corpus, mottetto in re maggiore
per coro, archi e organo, K 618

Arvo Pärt (1935)
“Orient & Occident” per orchestra d’archi



“Sa’ linnai” (Come un lumicino)
versi in griko di Salvatore Tommasi
recitati da Renato Colaci

“Mahnı Sözləri” (Pallida sposa)
canto tradizionale azero (Mugham)
Ilham Nazarov controtenore

Franz Joseph Haydn (1732-1809)
“Die Schöpfung” (La Creazione)
oratorio per soli, coro e orchestra, Hob XXI:2
dalla parte terza:
recitativo “Aus Rosenwolken bricht”
duetto con coro “Von deiner Güt, o Herr und Gott”

Matthias Stier, Rosa Feola, Thomas Tatzl
 
“Heryer karanlık” (Ovunque è buio)
testo Abdülhak Hâmid Tarhan, musica Hâfız Burhan
Simge Büyükedes soprano

Giuseppe Verdi (1813-1901)
Te Deum per doppio coro e orchestra

in collaborazione con RAI 1

Ancora una volta la musica si apre all’universalità di un messaggio che supera i confini del suono: musica che si fa preghiera, abbraccio tra gli uomini, “ponte di fratellanza” teso a unire culture, lingue, religioni diverse, alla ricerca di radici comuni, tra Oriente e Occidente. Poli espressivi riassunti nella composizione di Arvo Pärt: è su quel tormentato e geniale movimento orchestrale, sulla forza vibrante che emana da quella partitura che il gesto inconfondibile di Riccardo Muti intraprende il nuovo “viaggio di amicizia”. Per poi cedere all’incanto e alla serenità del Paradiso terrestre abitato da Adamo ed Eva, all’intreccio delle loro voci e alla pace che emana dalla celestiale melodia di Haydn. E infine alla sgomenta commozione dell’uomo di fronte a Dio, alla misericordia invocata con quella drammatica eloquenza che solo il Te Deum verdiano sa esprimere.

Durata:
1 ora circa senza intervallo

 
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