Anelito alla pace nella musica corale del ’900
La Stagione Armonica
direttore Sergio Balestracci
musiche di Arnold Schönberg, Ildebrando Pizzetti, Kurt Weill, Sergio Balestracci
Visioni in bianco e nero, quelle di Casella e Debussy, scritte in piena guerra: i “film musicali” per pianoforte a quattro mani del primo alternano l’avanzare dei militari alla contemplazione delle rovine e delle croci dei caduti, mentre i “capricci” del secondo, guardano al fronte da lontano, attraverso la poesia della tradizione francese. E se la Sonata di Bartók, sembra presagire conflitti irrisolti, una speranza di pace viene da Schönberg, che nel 1923 commenta Friede auf Erden, composta nel 1907: “è un’illusione, per un coro misto, un’illusione possibile quando l’ho composta e quando l’armonia tra gli esseri umani era possibile [...]. Da allora [...] ho visto che la pace sulla Terra è possibile solo se ce ne prendiamo cura, come accade con l’armonia”. Una riflessione sulla pace che giunge fino al testo di Giuseppe Ungaretti intonato da Balestracci.