violoncelli Giovanni Sollima, Monika Leskovar, Hannah Suhyoung Eichberg, Amedeo Cicchese, Paolo Bonomini
Michelangelo Rossi
Toccata VII (arr. G. Sollima)
Carlo Gesualdo
Tu piangi, o Filli mia (dal Sesto libro di madrigali, 1613)
Beltà poi che t'assenti (dal Sesto libro di madrigali, 1613)
Arvo Pärt
Fratres
Domenico Scarlatti
Sonate K 32 e K 96 (arr. G. Sollima)
Gioan Pietro Del Buono
Stravagante e per il Cimbalo cromatico (arr. G. Sollima)
Francesco d'Avalos
Una foresta/caccia (da Maria di Venosa)
Carlo Gesualdo
O vos omnes (dalle Sacrae cantiones, 1603)
Gagliarda del Principe
Giovanni Sollima
da Caravaggio: Trio e Flagellatione
Domenico Scarlatti
Sonate K 94 e K 427 (arr. G. Sollima)
Nel 1960 Igor’ Stravinskij compone per il New York City Ballett Monumentum pro Gesualdo, semplicemente orchestrando tre madrigali del principe di Venosa privati del testo poetico. Il risultato è una musica remota e contemporanea, quasi “fossile” proprio perché svuotata del proprio rapporto intimo con la parola. Non è lontana, l’idea di Stravinskij, da quella di Giovanni Sollima che, nel quarto centenario della morte di Gesualdo, ha accostato musiche proprie e di Arvo Pärt (il grande compositore estone la cui estetica ascetica sembrerebbe agli antipodi dell’espressività e del tormento musicale di Gesualdo) a pagine preziose – in versione violoncellistica – del nobile musicista rinascimentale e di un grande genio del barocco italiano come Domenico Scarlatti.
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