La Balera ai giardini - Serata danzante
Grande Orchestra della Romagna
Moreno Conficconi, Luca Bergamini, Vandi Novella, Yuri Monducci, Marco Tagliavini, Filippo Meneghetti, Paolo Rinaldini, Gabriele Cambrini, Bissoni Giuseppe, Fabrizio Cattalani, Fiorenzo Tassinari, Mauro Ferrara, Walter Giannarelli, Anna Maria Allegretti, Simone Oliva, Romeo Natarella, Roberto Forti, Enrico Milli, Giuseppe Zanca
con la partecipazione dei solisti delle orchestre di Romagna
Orchestra Roberta Cappelletti
Roberta Cappelletti, Marcello Grosso, Antonio Cucchi
Orchestra Patrizia Ceccarelli
Patrizia Ceccarelli, Mauro Brunaldi
Orchestra Edmondo Comandini
Edmondo Comandini, Gabriele Zaccherini, Marco Negroni
Orchestra David Pacini
Paolo Paci, Andrea Aldini
Orchestra Castellina Pasi
Elena Cammarone, Bruno Vischi, Michele Felloni
Orchestra Genio e I Pierrot
Eugenio Zani, Roberto Biscaglia, Marco Ubaldini
Orchestra Vincenzi
Giampiero e Alberto Vincenzi, Roberto Rossi, Maicol Mascheri
Orchestra Gabriele & Milva
Gabriele Fussi, Milva Montemaggi
Orchestra Storia di Romagna
Vincenzo Nonni, Ivan Bolognesi, Elio Baldarelli, Claudio Bruciaferri, Riccardo Biondini
Orchestra Musica e Parole
Maria Grazia Pasi, Roberto Ruffilli, Il Ciociaro
Orchestra Bucci Band
Chiara Valentini, Elvio Rosini, Patrizio Maestrello
Orchestra Luana Babini
Luana Babini, Claudio Zanardo
Orchestra Frank David
Marco Lazzarini, Luciano Fiorentini
Orchestra Silvano Silvagni
Silvano Silvagni, Giorgio Ragazzini, G.Gigli
Orchestra Chicco Fabbri & Varietà
Chicco Fabbri, Luigi Mattarelli, Marco Boschi
Orchestra Romagna Doc
Luciano Galli, Maurizio Valliccelli, Antonio Lembo
e con Renzo Il Rosso
conducono la serata
Fulvio Bertolini, Moreno Conficconi e Anna Maria Allegretti
Come un’aia di campagna vestita a festa, i giardini pubblici della città si trasformano in “balera”. Veri e propri luoghi del cuore, in Romagna le balere dalla fine dell’Ottocento all’altro ieri (ma insospettabilmente ancora oggi) hanno scandito la vita al tempo di musica di intere generazioni. È il liscio della tradizione e della memoria che torna qui a risuonare senza le aride briglie della filologia ma con la forza trascinante della straordinaria vitalità che ancora conserva. Nella frenesia dei migliori clarinetti in do e nel lamento “portato” dei più suadenti saxofoni, lanciati insieme nella sfida di una serie instancabile di polke, “beccacce”, “serenelle”, “atomiche”, “disperate”, capaci di mettere alla prova anche i ballerini più tenaci e di trascinare al ballo anche gli ascoltatori più inesperti e ritrosi.
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