Il canto corale dalle radici bizantine al cuore d'Europa
István Viszló, Donát Varga, Sebestyén Szabó, Attila Szilágyi, Bertalan Nagy, Zoltán Gavodi, András Hajnal, Lőrinc Bubnó tenore
György Philipp, Márk Bubnó, Kornél Pechan, Béla Laborfalvi Soós, Péter Cser, György Silló, László Domahidy basso
in collaborazione con il Consolato Generale di Ungheria nell’anno culturale Italia-Ungheria
Concerto di campane
“L’arpa dello Spirito Santo” è uno dei titoli attribuiti a Sant’Efrem, siriaco, dottore della Chiesa, primo grande innografo bizantino del IV secolo. Era quasi inevitabile che a lui s’ispirasse il cantore e direttore Tamás Bubnó quando nel 2002, dopo aver ritrovato in Ucraina il prezioso manoscritto della Divina liturgia per coro maschile di János Boksay (1874-1940), ha fondato l’ensemble che dal santo orientale prende il nome. Da quel momento, attraverso le proprie esecuzioni, il coro diffonde la conoscenza dei più importanti capolavori ungheresi, greci, slavi e mitteleuropei ispirati alla ritualità bizantina, senza trascurare autori quali Liszt, Bartók, Kodály, Ligeti, i contemporanei, e rivolgendosi anche alla tradizione liturgica cattolica ed a quella protestante.