Un coro di monaci, diretto da Nikola Popmihajlov, che riperpetua la straordinaria tradizione vocale sacra serbo-ortodossa, altrettanto ricca e affascinante – ma meno conosciuta – rispetto a quella greca e russa, con le quali è comunque strettamente imparentata.
Un’immersione in una dimensione fuori dallo spazio e dal tempo.