Il concerto barocco e la tradizione dell’Est europeo
Graciela Gibelli soprano
Dorothée Oberlinger flauto dolce
Marcel Comendant cymbalon
Il Suonar Parlante Orchestra
direzione e viola da gamba Vittorio Ghielmi
Nella sua autobiografia Telemann ci racconta della musica tradizionale che poté ascoltare nell’anno in cui visse a Cracovia e nella regione dell’Hanà. La forza e la “bellezza barbarica” (Barbarische Schönheit) di questa musica popolare slava impressionò il compositore che da quel momento cominciò ad utilizzare nelle sue composizioni questi “gesti musicali” anche se travestiti in forme italiane o francesi. Nella stessa epoca, a Berlino, musicisti provenienti dalla Boemia, come i Benda, introdussero nell’orchestra di Federico il Grande un tratto di virtuosità e stile molto caratteristico che fece quella musica diversa dal barocco Europeo. Il tratto “Bohèmienne” o “à la Polonaise” presente in molti “concerti” del barocco tedesco viene esaltato in questo programma dalla presenza del cymbalon di Marcel Comendant, rumeno e grande esperto della musica gitana di Romania e Boemia.