Natacha Atlas voce, danza
Hamid Mantu batteria
Tuup voce, percussioni
Sheema Mukherjee sitar, basso
Krupa voce
G dhol kaos
Tim Whelan keys, chitarra
Un sottile filo rosso lega alla sottotrama africana di Ravenna Festival il concerto dell’affascinante Natacha Atlas, belga di nascita ma egiziana di origini, che allo Zenith della carriera solistica torna momentaneamente alla guida dei “suoi” Transglobal Underground. Fu proprio con il collettivo multietnico di dj e strumentisti che Natacha, negli anni Novanta, si era efficacemente impegnata nel dare alla tradizione sonora araba e nordafricana una sferzata di ispirazione dance, tramite la fusione delle sue radici musicali con certa elettronica occidentale. Un melting pot di influenze in cui si mescolano musica indiana, house, new age, trip hop, dub che portò in breve i Transglobal Underground e la loro sensuale cantante a diventare gli alfieri del movimento definito “World dance fusion”.