con Lindsay Kemp e Mariella Lo Giudice
scene Renzo Milan
costumi Marella Ferrera
luci David Haughton
elaborazione suoni Umberto Fiore
musiche di Iannis Xenakis, Manos Hadjidakis, Hector Berlioz
frammenti dei testi tratti dalla traduzione di Filippo Amoroso
il musicista Giuliano Gabriele
le danzatrici
Marzia Falcon, Miki Matsuse, Yoko Wakabayashi, Michela Caccavale,
Rosa Cariulo, Viola Cecchini, Daniela Maccari, Chiara Nicastro, Luciana Fumarola,*
Ilaria Marini,* Denise Patanè,* Maria Rinaldi,* Valentina Valentino*
* Allieve dell’Accademia Nazionale di Danza
realizzazione scene Domenico e Vincenzo D’Agostino c/o Falegnameria Conigliano Vincenzo - Palermo maschere realizzate dagli allievi della Scuola di Scenografia dell’AA BB di Palermo
prima assoluta
coproduzione Ravenna Festival, Accademia Nazionale della Danza, Festival Teatro Dei Due Mari di Tindari
in collaborazione con il Teatro Stabile di Catania, il Circuito Epicarmo ADR della Regione Siciliana e Sensi Contemporanei
Danza e parola, gesto e musica: è nell’intreccio simbiotico dei diversi linguaggi che si muove ancora una volta l’inesausta vena creativa di Micha van Hoecke. In una sintesi espressiva che, dopo Le Baccanti, lo riporta alle origini del teatro – Euripide e Seneca – e alla stringente attualità che le antiche tragedie sanno ogni volta rivelare. Caduta Troia e chiusi nel sangue dieci anni di guerra, rimangono le donne destinate ai vincitori, schiave d’amore e di morte: è il loro sguardo a condurci lungo lo strazio del lutto e l’inutile violenza della guerra. Cassandra, Andromaca, Elena, ma soprattutto Ecuba, regina e madre, affidata all’interpretazione di uno degli artisti più visionari e genialmente provocatori degli ultimi decenni: Lindsay Kemp, mimo, clown, danzatore (ma anche pittore), maestro di quel gesto che, irripetibile, disegna e reinventa lo spazio.