Franz Liszt
Fantasia Ungherese per pianoforte e orchestra S. 123
Concerto per pianoforte e orchestra n. 2 in la maggiore S. 125
Concerto per pianoforte e orchestra n. 1 in mi bemolle maggiore S. 124
Totentanz, parafrasi sul “Dies Irae” S. 126
Il bicentenario della nascita di Franz Liszt è l’occasione per proporre quattro capolavori del compositore simbolo del virtuosismo pianistico romantico. Michele Campanella, che allo studio e all’esecuzione del grande musicista ungherese ha dedicato tutto il suo percorso artistico, affianca i giovani della “Cherubini” nella doppia veste di pianista e direttore, al fine di realizzare l’ideale lisztiano della piena integrazione tra il virtuosismo del pianoforte e quello dell’orchestra. Così è nei due concerti, che vedono il pianoforte di volta in volta contrapporsi o prendere parte alla compagine orchestrale, nella Totentanz, basata sul tema del Dies irae (che Liszt avrebbe scritto suggestionato dagli affreschi del Trionfo della morte al Camposanto di Pisa) e nella Fantasia, compimento sinfonico dell’idea di musica popolare ungherese coltivata da Liszt.