nella musica tra il XV e XVI secolo
Cantica Symphonia
Francesca Cassinari soprano
Giuseppe Maletto tenore e direzione
Fabio Furnari tenore
Marco Scavazza baritono
musiche di
Johannes de Pinarol, Heinrich Isaac, John Dunstaple, Gaspar van Weerbeke, Jean l’Héritier, Jean Mouton,
Johannes Ghiselin-Verbonnet, Josquin Desprez, Antoine Brumel, Jacobus Clemens non Papa
Capolavoro della poesia ebraica, il Cantico dei Cantici è un dialogo in versi tra due sposi, ricco di immagini tenere e sensuali, pur conservando un carattere intimamente spirituale. La lettura simbolico-allegorica più ricorrente riconosce nei due amanti Cristo e la Chiesa, ma spesso la sposa viene identificata con Maria. A quest’ultima interpretazione è legata molta della produzione musicale su versi tratti dal Cantico, che fiorisce soprattutto a partire dal xv secolo. Nel manoscritto Q15 della Biblioteca musicale di Bologna e in altre fonti coeve si trovano numerosi mottetti
di autori franco-fiamminghi e inglesi; tra Quattrocento e Cinquecento si sviluppa una vera e propria tradizione musicale che, proprio nelle pagine di Isaac, Mouton, Brumel e Clemens non Papa, raggiunge vertici di altissima espressività.