appassionatamente
con Michele Bandini, Maurizio Lupinelli, Elisa Pol, Federica Rinaldi, Linda Siano, Cesare Tedesco
drammaturgia Maurizio Lupinelli, Eugenio Sideri
con la collaborazione di Lucia Calamaro
disegno luci Filippo Trambusti
costumi Maria Chiara Grotto
direzione tecnica Fabrizio Bellini
assistente alla regia Eugenio Sideri
regia Maurizio Lupinelli
coordinatrice del progetto Alessandra Rey
Produzione Armunia, Festival Inequilibrio di Castiglioncello, Regione Toscana 3bis F di Aix en Provence
in collaborazione con Olinda - Teatro la Cucina, ex ospedale psichiatrico Paolo Pini di Milano
Arboreto - Teatro dimore di Mondaino, Culturesfrance
Il drammaturgo austriaco Werner Schwab muore, trentacinquenne, il giorno di Capodanno del 1994, per un’overdose alcolica. Difficile, dissacrante, feroce. Il suo teatro è così, e viene da pensarlo ogni volta che si assiste a una messa in scena. È un teatro impregnato di cinismo, disilluso, che non lascia speranza al mondo che ritrae, quello della provincia più profonda e conservatrice, per lui infima e squallida nella pretesa di essere rispettabilmente borghese. Schwab partiva dalla realtà, senza mediazioni. Dai mostri che ognuno porta dentro di sé, dalla violenza antropofaga che si scatena appena se ne ha la possibilità. E su questo mondo il regista Maurizio Lupinelli ha concepito lo spettacolo dedicato a Schwab, realizzato da Nerval Teatro, compagnia composta anche da attori diversamente abili.