Ravenna Festival

Logo stampa
 
Sei in: Spettacoli
Condividi su Twitter
Condividi su Facebook
Invia ad un amico
Stampa questa pagina
 
Invia ad un amico questa pagina
* Campi obbligatori
:
:
:
:
:
 
 
2009 - martedì 16 giugno - sabato 18 luglio, , inaugurazione martedì 16 giugno, ore 18.30 - Chiostri della Biblioteca Classense

BIANCO NERO PIANO FORTE

Installazione "site specific"
progetto
Mara Cantoni, Luigi Ceccarelli, Silvia Lelli, Roberto Masotti
fotografie Lelli e Masotti
prose e versi Mara Cantoni
musica e sound design Luigi Ceccarelli

 

musiche realizzate presso Edison Studio - Roma, IMEB-Bourges
voce Sonia Bergamasco, Paolo Bessegato, Elena Bucci, Mara Cantoni, Marco Cavalcoli, Sandro Cerino, Enrico Fink, Gabriella Franchini, Camillo Grassi, Ermanna Montanari, Giovanna Mori
video e sito internet produzione e realizzazione DDR Videoflot, Gerardo Lamattina
allestimento Leonardo Scarpa
audio e illuminotecnica LPE
progetto Marino Pandolfini

Produzione Ravenna Festival
in collaborazione con Istituzione Biblioteca Classense

 

 

 

In assenza dell'uomo le cose cosa sono? Forme inerti, impronte lasciate nel solco della storia o figure pulsanti dell'immaginario? Un pianoforte senza pianista cosa fa? Aspetta, medita, evoca, semplicemente sta? E dell'uomo ha nostalgia? Forse l'assenza dell'uomo non è che la nostalgia ch'egli ha di se stesso. Del suono, del timbro, del tono.
Questa originale idea di installazione nasce da una serie fotografica di singolare capacità evocativa. Il candore trasognato e vagamente surreale delle immagini, nell'incontro con gli ironici e immaginifici testi e con il multiforme e sempre cangiante mondo sonoro, dà luogo a un'opera di grande fascino e compattezza. Arti diverse non solo si parlano ma si ascoltano congiungendosi.
Il pianoforte, eletto così a protagonista, più che essere da noi osservato, ci osserva. Implacabile, nero, lucido, teso. E anche concretamente presente, adagiato su un fianco, spoglio, a ricevere immagini proiettate sulla cordiera, appena filtrate da un tulle, e a far cantare le sue corde, stimolato da leggere vibrazioni elettromeccaniche.
In quarantacinque fotografie in bianco e nero, pianoforti variamente ambientati, guardati da prospettive inedite, si rivelano creature a tratti inquietanti, quasi sempre misteriose.
Una ventina di testi scritti affianca le immagini, infondendovi una sorta di animismo evocativo e talora strampalato: sono brevi storie, dialoghi, versi poetici o commenti paradossali dove la dimensione fantastica si intreccia a riferimenti musicali e letterari.
L'ambientazione sonora trae dal pianoforte la voce più inedita ed interiore e trasforma il percorso visivo in uno spazio multidimensionale, traducendo le parole scritte in infinite sonorità in dialogo con lo strumento.

Categorie:
Mostra/Installazione
Tags artisti:
fotografo
Tags categorie:
musica contemporanea
 
Visualizza PDF
Allegati