Dedicato a Domenico Modugno
un progetto di Peppe Servillo e Furio Di Castri
direzione musicale Furio Di Castri
Peppe Servillo voce
Javier Girotto sax, clarinetto
Fabrizio Bosso tromba
Fausto Mesolella chitarra
Mimmo Epifani voce, mandola, mandolino
Rita Marcotulli pianoforte
Furio Di Castri contrabbasso
Cristiano Calcagnile batteria
Mimì Ciaramella voce, percussioni
Che cosa c'entra Domenico Modugno, un monumento della canzone italiana, con l'improvvisazione del jazz? C'entra eccome, secondo Peppe Servillo e Furio Di Castri, perché Modugno trasforma le melodie e il linguaggio, ma resta saldamente radicato nella tradizione popolare, ha un cuore antico e un linguaggio nuovo, se ne infischia delle mode, è un classico. E il jazz di Servillo e Di Castri e dei loro uomini in frac non ha paura dei classici; le sue modificazioni e trasformazioni di un repertorio vengono dalla conoscenza, dalla riflessione, dall'empatia; la poesia, il gioco, il paradosso dell'interpretazione jazz sono il risultato di una frequentazione affettuosa, non un tradimento. Ecco allora classicità e jazz, cristallizzazione della forma e improvvisazione, Modugno e uomini in frac, appunto...